lunedì 6 novembre 2017

La castagnola di Ventimiglia

LA STORIA della CASTAGNOLA di VENTIMIGLIA                                                     
La castagnola è un dolce ottocentesco nato dalla fantasia della cucina popolare per imitare i raffinati marron glacè che solo le famiglie ricche potevano permettersi. Il nome del dolce genera spesso la convinzione che venga usata farina di castagne invece deriva dalla forma e dal colore che ricorda, appunto una grossa castagna del tipo marrone. Da sottolineare la mancanza di grassi nella sua composizione, è un dolce energetico e afrodisiaco in virtù degli ingredienti (cacao, cioccolato, caffè e spezie).
Per valorizzare il tipico dolce della città di Ventimiglia è stato costituito il Circolo della Castagnola di Ventimiglia a cui il Sindaco della città ha affidato la gestione del marchio De.Co. con l'obbligo di vigilare sul rispetto delle caratteristiche del prodotto, così come delineate nel Disciplinare approvato dal Consiglio Comunale in data 5 marzo 2009.
LA RICETTA e la PREPARAZIONE
Dose per 30 pezzi:
  • Farina bianca tipo 00: circa grammi 300;
  • zucchero: grammi 200;
  • cacao in polvere e cioccolato fondente: grammi 100 (in % a piacere); io 30 g cacao e 70 g cioccolato
  • caffè liquido: 3 tazzine;
  • cannella in polvere: 1 cucchiaino rasato;
  • chiodi di garofano macinato: 1 cucchiaino rasato; io mezzo cucchiaino
  • sale fino: una puntina di cucchiaino;
  • polvere lievitante: 1 cucchiaino rasato;
  • olio extravergine do oliva: q.b. per ungere la teglia;
  • acqua di fior d'arancio e zucchero: q.b. per la glassa di superficie

PROCEDIMENTO di PRODUZIONE
  • In una spianatoia sistemare la farina, lo zucchero, il cacao amaro, il cioccolato fondente (fatto sciogliere nel caffè liquido), la cannella, i chiodi di garofano, il sale, la polvere lievitante;
  • impastare il tutto, amalgamando bene gli ingredienti;




  • dall'impasto così ottenuto, dopo dieci minuti di riposo, fare dei rotoloni tipo un grosso grissino, tagliare quindi dei pezzetti dal volume di una castagna marrone ed arrotolarli con i palmi delle mani, formando delle palline; io ho fatto palline di circa 25 g di peso 




  • in una teglia unta d'olio sistemare le palline ottenute (cm 2 circa una dall'altra), dopo averle umettate nell'acqua di fior d'arancio e quindi immerse nello zucchero, nella parte sovrastante;
  • cuocere in forno preriscaldato a 180/200 gradi per 10 minuti;



 La castagnola si può consumare una volta fredda e deve rimanere morbida. Può essere conservata per 7/8 giorni in un barattolo di vetro con coperchio.

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